IL NOSTRO INNO
“Su patriotu sardu a sos feudatarios” (in Italiano, Il patriota sardo ai feudatari), conosciuto anche come Procurade ‘e moderare, è un componimento rivoluzionario e antifeudale scritto da Francesco Ignazio Mannu, magistrato del Regno di Sardegna, che partecipò attivamente alla cacciata dei Piemontesi da Cagliari il 28 aprile del 1794. A seguito di due proposte di legge, dal 24 aprile 2019 l’Assemblea del Consiglio della Sardegna ha dichiarato “Su patriotu sardu a sos feudatarios” inno ufficiale.
L’inizio è costituito da un perentorio attacco alla prepotenza dei feudatari, principali responsabili del degrado dell’isola, è un fermo “invito” a moderare gli abusi: Procurad’e moderare, Barones, sa tirannia… (Cercate di moderare, o Baroni, la vostra tirannia). Durante tutto il componimento viene descritta nei minimi dettagli la disastrosa situazione economica dell’isola in quel periodo. Non mancano invettive contro gli oppressori piemontesi che, a detta del Mannu, sfruttano l’isola e le sue risorse preoccupandosi esclusivamente delle proprie ricchezze, citando il simile atteggiamento della Spagna nei confronti delle Indie (Fit pro sos piemontesos sa Sardigna una cucagna, che in sas Indias s’Ispagna).
Si conclude con un vigoroso grido d’incitamento alla rivolta, suggellato da un detto, popolare tra i contadini, di enorme efficacia: Cando si tenet su bentu est prezisu bentulare (quando si leva il vento, bisogna trebbiare). L’opuscolo con il testo di “Procurade ‘e moderare” fu pubblicato per la prima volta clandestinamente a Sassari nel 1796.