ANS Talk
Il cuore del festival: monologhi brevi ma intensi per smentire alcune delle “Faulas” più grosse sulla Sardegna.
Gli ANS Talk di Fàulas sono stati ripresi dalle telecamere di EJA TV
La vera Sardegna e l’individualismo: “non sappiamo collaborare”
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“Siamo solitari e individualisti perché per la nostra condizione di insularità abbiamo dovuto imparare a cavarcela da soli.” E poi siamo “arcaici“. Ci raccontano e, spesso, ci raccontiamo come se vivessimo una quotidianità senza tempo, di paesaggi intonsi, di scambi per baratto, di donne e uomini che indossano sempre e solo l’abito tradizionale. Può esistere una narrazione diversa della Sardegna? La narrazione di una tradizione in movimento, non costretta in uno stereotipo? Non sarebbe più utile, più forte, sentir(ci) raccontare la resistenza? Soprattutto nelle aree marginalizzate, dove esistono sinergie che nascono dal sentire con forza generatrice le proprie radici e il proprio ruolo, in connessione con gli altri? O ancora, presentare l’Isola di oggi, fatta di contraddizioni, sì, ma anche di un tessuto socio-economico e culturale vivace e intraprendente, qualificato, consapevole, connesso? Tutto questo può aiutarci a costruire una più concreta visione del nostro presente e futuro, in cui la decisione su chi siamo spetta a noi, solo a noi?
BIO
Sabrina Tomasi, classe 1989, originaria di Gonnosfanadiga, ai piedi del Monte Linas, vive e lavora tra Sardegna e Toscana. Attualmente è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali. Ha conseguito una laurea triennale in Beni Culturali presso l’Università di Cagliari e una laurea specialistica in Management dei Beni Culturali con una tesi sull’interpretazione del patrimonio, presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Beni Culturali e Turismo dell’Università di Macerata. Dall’incontro con il marketing territoriale i suoi interessi di ricerca si sono estesi verso lo sviluppo rurale: nel 2020 ha conseguito un dottorato di ricerca sui temi del turismo educativo come forma di sviluppo per le aree rurali. Negli ultimi anni ha lavorato come assegnista di ricerca, prima a Macerata e poi a Pisa, partecipando a diversi progetti europei finanziati dai programmi Erasmus+ e Horizon su sviluppo e innovazione rurale basati su collaborazione e co-creazione tra attori locali. Continua ad approfondire i suoi interessi culturali attraverso l’attività associazionistica: è stata socia fondatrice dell’Associazione Culturale G_elevato2 di Gonnosfanadiga, che nel 2021 ha portato a termine il Progetto di Solidarietà “RurAbility” finanziato dal Corpo Europeo di Solidarietà; fa parte dell’Associazione Pro-Muovere, con la quale nel 2021 ha lavorato sul progetto di animazione territoriale “Gonnos Forward” finanziato da Fondazione di Sardegna ed è socia fondatrice dell’APS RU.RA.LE., della quale è portavoce in occasione di Fàulas, che ha dato vita al progetto SardiniaSpopTourism.
In Sardegna non si può fare giornalismo di qualità
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Due grandi gruppi editoriali si spartiscono l’informazione in Sardegna. Spesso i sardi stessi si lamentano della scarsa qualità del giornalismo nell’Isola. Ma è davvero impossibile fare giornalismo di valore? Può esistere una narrazione che fugge dagli stereotipi delle pagine delle cronache locali?
BIO
38 anni, laurea magistrale in Scienze Politiche (Governance e sistema globale), master di 1º livello in giornalismo. Direttore di Centotrentuno.com, ex direttore di SardegnaSport, già collaboratore di Tuttomercatoweb, Repubblica.it, YouTg.net, SardegnaQuotidiano, TuttoCagliari, il Portico e RadioKalaritana. Mi divido tra Cagliari e Alghero, per me le due più belle città dell’Isola: ho due gatti, tre tatuaggi, pochi capelli e sul comodino una foto autografata di Gigi Riva a proteggermi dai brutti sogni.
Non ci capiamo da paese a paese
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Il sardo cos’è? Una fila di suoni senza senso? E i sardi, prima dell’italiano e ancora prima degli spagnoli e ancora prima de… come parlavano tra di loro? Ma soprattutto, come facevano a capirsi tra di loro? I pregiudizi esterni e quelli dentro casa che abbiamo usato come indumento per non usare più la lingua sarda come lingua veicolare in parecchi contesti, quali sono? E più delle dinamiche linguistiche, quelle sociolinguistiche da dove escono fuori? In un racconto fatto tra il serio e lo scherzo, si proverà a scoprire un intreccio di fili che sembrano senza capo né coda ma che hanno una risposta con una domanda: quando e perché le bugie si trasformano in verità?
BIO
Ollolaese e nato nel 1975. Lavora nel mondo della lingua sarda dal 2000. Ha fatto l’operatore di sportello linguistico, formatore per i dipendenti regionali e provinciali, il borsista nelle valli ladine e in Friuli sulla didattica delle lingue minoritarie, il docente di Dialettologia nel Master Universitario di II livello dell’Università di Cagliari. Ha collaborato con riviste e giornali in lingua sarda e è autore e conduttore di programmi televisivi. Ha scritto due romanzi in sardo: il primo è del 2005 intitolato “S’arvule de sos Sardos” (“L’albero dei sardi”), edizioni Condaghes, un romanzo storico ambientato negli anni giudicali alla fine del Regbo di Arborea e l’altro, più recente, del 2019 intitolato “Riu Mannu: the Lan(d)guage Grabbing” che parla di alcune problematiche antiche e attuali della nostra isola.
La Sardegna è fuori dalla storia del mondo
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Il rapporto che abbiamo con il nostro patrimonio archeologico è contraddittorio. Nel nostro immaginario ci rende protagonisti di una civiltà memorabile, unica e per questo migliore delle altre. Nella realtà conosciamo pochissimo i siti che ci circondano, non li studiamo e la loro valorizzazione non risulta quasi mai coerente con la memoria della loro grandezza. Qual è la giusta via di mezzo, che ci permetta di appropriarci dei nostri beni culturali in un contesto di consapevolezza seria e ponderata?
In Sardegna non si può emergere nello sport
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Può un calciatore e in generale un atleta emergere in Sardegna? Spesso si sente che il sardo è obbligato a emigrare, o addirittura che non possa proprio eccellere per via della sua conformazione fisica, ma è davvero così? Spesso si dice che tanti sportivi, da Riva in giù, hanno dato tanto alla Sardegna. E se fosse soprattutto vero il contrario? Può l’Isola essere un luogo di immigrazione e non di emigrazione grazie allo sport?
BIO
Nato ad Assemini nel 1963, è conosciuto soprattutto come “voce del Cagliari Calcio” in virtù delle 742 radiocronache integrali in diretta trasmesse in diverse radio della Sardegna. Ma è anche insegnante di scuola primaria dal 1984, amante e studioso della Sardegna, della sua storia, delle sue potenzialità economiche e culturali. Ha maturato esperienze didattiche ed educative che ne fanno un riferimento per il progresso della scuola sarda. Scrittore poliedrico, ha pubblicato cinque libri in cui la capacità di raccontare storie varia dalla poesia alla cronaca, sfiorando la saggistica e il romanzo. Coofondatore della Natzionale Sarda di calcio, da oltre due anni collabora con Mab & Co dove ha trovato l’humus ideale per avviare progetti nel campo della scuola e dello sport per avviare una nuova, identitaria, primavera sarda. Oltre a dirigere il Mab Magazine e la Mab Business tv, ScuoLavoro e Club Sardegna nascono con il suo contributo di idee, valori e proiezioni future. Strenuo combattente della politica culturale Italiana che ha portato i Sardi alla auto-commiserazione.
IN COLLEGAMENTO
Scrafìngiu non è un luogo comune
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In esclusiva per ANS Talk sarà in collegamento il Primo Cittadino più famoso della Sardegna: il Sindaco di Scrafìngiu. Il Sindaco ci darà il suo punto di vista sui luoghi comuni sui sardi e sulla Sardegna. Un contributo prezioso per capire l’anima profonda della Sardegna dei piccoli centri e dei suoi amministratori. Il Primo Cittadino di Scrafìngiu è noto per essere stato ospite fisso su Videolina nei programmi di La Pola. I suoi interventi hanno aperto nuovi orizzonti, mostrando ai sardi possibilità inimmaginabili. Le soluzioni creative del Sindaco lo hanno trasformato in una star.
BIO
Alessandro Pili, di Senorbì, è un comico sardo. Interpreta da anni diversi personaggi, tra questi il più famoso è probabilmente il Sindaco di Scrafìngiu. Da più di 15 anni è presente nel mondo dello spettacolo grazie alle serate in tante piazze della Sardegna, alla TV e oggi grazie anche ai social dove i suoi video hanno migliaia di visualizzazioni. Sposato, ha una figlia, lavora come Operatore Socio Sanitario nell’ospedale Brotzu di Cagliari.